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AMINOACIDI RAMIFICATI: I MATTONCINI DEI MUSCOLI

Durante l'esercizio di resistenza, una certa aliquota di proteine muscolari viene demolita a scopo energetico. In particolare, tale processo interessa soprattutto gli aminoacidi ramificati, chiamati, rispettivamente leucina, isoleucina e valina. 

L'integrazione di aminoacidi ramificati ha due obiettivi: risparmiare le proteine del muscolo mantenendone l'integrità e ridurre la percezione della fatica grazie alla riduzione di sintesi di sereotonina.

Innanzitutto e bene sapere che:

- l'integrazione con aminoacidi è corretta solo in caso di sport di resistenza, diversamente il nostro corpo non ne ha bisogno

- un'eccessiva assunzione potrebbe provocare danni renali pertanto dobbiamo sapere quale è la dose giusta in relazione al tipo di sforzo

- gli aminoacidi favoriscono la crescita del muscolo ma questa capacità ha un limite quindi non bisogna esagerare.

- gli aminoacidi usano gli stessi carrier del triptofano per raggiungere la barriera ematoencefalica ciò significa che se diminuisce la concertazione di aminoacidi più triptofano arriverà al cervello. Il triptofano, anch'esso un aminoacido, a livello cerebrale si trasforma in serotonina, neurotrasmettitore responsabile della generazione del segnale di fatica e stanchezza. Pertanto, meno aminoacidi ci sono più serotonina si forma e più percepiamo stanchezza. Ecco perché si dice che gli aminoacidi sono dei defaticanti.


Detto ciò gli aminoacidi migliori sul mercato sono quelli prodotti dall'azineda Giapponese Kyowa.

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