Da piccolo lo chiamavano Billy Elliot, perché all'età di 3 anni si era innamorato di questo film e da allora la danza è diventata il suo chiodo fisso: «Da grande voglio fare come Billy: sarò un ballerino»; allora i genitori lo iscrivono subito a scuola di danza dove diventa talmente bravo che all'età di 10 anni entra a far parte dell'accademia di Mosca, dove si studiano le materie scolastiche, più la danza «Mi sono ambientato da subito. Ho imparato la lingua in quattro mesi. Al secondo anno c'era bisogno di bambini in uno spettacolo del corpo di ballo per la famiglia di Putin. Mi hanno scelto».
Ora comincia l'«università», con corsi più caratterizzanti come storia del teatro e della danza, trucco teatrale, passo a due, riservati ai migliori. «Il che è giusto perché soltanto questi poi riescono a strappare un'audizione per un lavoro in teatro. Il posto non è mai garantito. L'anno scorso nessun allievo è stato scelto per il corpo di ballo del Bolshoi». Lui, però, spera tanto di riuscire a restare a Mosca anche dopo essersi laureato. Vorrebbe danzare fino a 50 anni, spostandosi da un palcoscenico all'altro, poi diventare insegnante.
Luca è senza dubbio un ragazzo speciale, cresciuto respirando l'amore per l'arte e la danza e riuscirà senza dubbio a realizzare i suoi sogni.
LUCA CALCANTE
